Uno dei temi che piu hanno colpito il mio interesse nei miei studi. Il Karma.
Oggi trattero' dunque delle origini del Karma, la sua etimologia e come si applica questo concetto davvero interessante alla nostra vita e qual e' il profondo significato di questa legge Universale.
Sono convinta che vi sia tanta confusione sull'argomento. Spesso ho sentito frasi del tipo "tanto ci pensa il karma a punirti" o "il karma ti tornera' indietro per questa cosa che hai fatto", ecco, io penso sia un po' piu' complesso di cosi il concetto di karma.
Karma viene dalla parola sanscrita karman che vuol dire azione, agire. Questo perche' il Karma vuole infatti sottolineare l'importanza che ha l'azione nella vita.
Potremmo dire che il Karma assomiglia piu' alla legge di Newton di causa ed effetto: ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.
Non e' tanto un concetto religioso, quanto piu' di filosofia di vita. Qualunque cosa tu faccia (o non faccia, ovvero la non azione) avra' una sua conseguenza, che questa sia positiva o negativa. Che poi in fondo il concetto di positivo e negativo altro non e' che una concezione puramente dualistica di questa realtà olografica in cui viviamo. Ma lo scrivo per intenderci.
Il Karma non guarda assolutamente se l'azione e' "giusta" o "sbagliata". Non vi è affatto il concetto di "punizione" come viene inteso in occidente.
Ci sono azioni che hanno una loro conseguenza diretta, che si puo' vedere o percepire nella realta' quasi subito e altre azioni ( o non azioni) che invece apparentemente non subiscono subito una conseguenza.
Questo concetto lega il Karma alla concezione della Reincarnazione: non tutte le azioni avranno una loro conseguenza nella vita attuale della persona, bensì potranno esserci azioni le cui conseguenze sono evidenti o visibili solamente in una esistenza successiva. Questo spiega tante malattie, malformazioni e magari bambini che nascono e muoiono senza apparente ragione nelle guerre e conflitti del mondo.
Edgar Cayce nelle sue ipnosi riusciva a capire la ragione per cui i suoi pazienti si ammalavano e capì che le malattie e disagi che quelle persone provavano nella loro attuale esistenza erano sempre dovute a qualcosa che era successo in vite precedenti. Questo concetto mi affascina enormemente.
Immaginate di avere infinite vite per poter migliorare e accrescere ed elevare la vostra coscienza. Immaginate di avere infinito tempo ed infinite risorse per fare questo tipo di lavoro su voi stessi.
A me e' servito per rilassarmi ed iniziare ad espandermi senza timore di sbagliare. E si, perchè la cosa bella è che non esiste davvero una scelta giusta o sbagliata. E' un concetto puramente duale e al karma non gliene puo' importare nulla di tutto questo. E' semplicemente una legge Universale e va rispettata come tale.
Più si accresce la propria coscienza, più ci si avvicina alla propria anima e dunque all' energia dell' Universo e più ci sembrerà facile prendere delle decisioni coerenti con la nostra energia, che possiamo definire per capirci "giuste".
Dobbiamo secondo me vivere la vita sulla Terra come una Scuola in cui abbiamo delle lezioni da imparare e degli esercizi da svolgere. Tutto qui.
A volte prendiamo decisioni o facciamo azioni lineari e coerenti che ci portano sul sentiero destinato al nostro Dharma, altre volte facciamo azioni che ci allontanano da questo sentiero. E' come se alle volte prendessimo scorciatoie e altre volte la strada piu lunga. Ma a casa si torna sempre e tutto avviene per far sì che noi possiamo ricordare chi siamo, perchè non siamo mai davvero andati via.
Il Karma e' una legge che ci riporta là dove avevamo lasciato qualcosa in sospeso. Ci fa chiudere il cerchio, compiere l'opera. Così che la nostra Anima sia pronta ad affrontare nuove esperienze e percorsi di crescita interiori.
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